Nell’orto ci possono essere molti tipi di malattie. Per lo più possiamo individuare i parassiti animali, le crittogame, le batteriosi e le virosi.
Gli approcci sono molteplici. Chi vuole utilizzare prodotti di sintesi deve farlo naturalmente nel rispetto della posologia e dei tempi di carenza richiesti prima di consumare i prodotti, aggiungendo anche importanti precauzioni nel lavaggio degli ortaggi (questo vale anche per molti fitofarmaci ammessi nel biologico che, contrariamente a quanto molti credono, non sono affatto innocui).
In alternativa si può ridurre il nostro intervento il più possibile concentrandoci sulla prevenzione.
Questo approccio però richiede maggiore impegno ed è un metodo che riguarda poi tutti gli aspetti del nostra agricoltura.
Bisognerà impegnarsi nella rotazione delle colture, nel sovescio, all’utilizzo delle consociazioni. Fondamentale poi è incrementare la biodiversità non solo vegetale: incoraggiare la presenza di insetti utili, uccelli, lombrichi e tutto ciò che possa rendere un luogo inospitale per un parassita che arriva in massa. Prendiamo inoltre in considerazione il ‘lancio’ appunto di insetti antagonisti, sperando che portino a termine la loro opera decidendo poi di insediarsi nel luogo. È anche un cambiamento di mentalità: evitiamo di avere orti e giardini sempre ‘puliti’. Molti insetti ?amici’ depongono le uova sotto alle foglie secche. Le siepi vanno lasciate libere: sono il luogo di nidificazione di molti uccelli. Non potiamole da marzo fino almeno a giugno.
Segnaliamo innanzitutto la Botrytis, frequente sulla vite, ma anche su cipolle, lattuga, fragola e frutti di bosco. Preveniamo evitando impianti troppo serrati, evitiamo il compost umido e non bagniamo mai le foglie. Abbastanza efficace il macerato di ortica.
Passiamo poi alla Peronopera che attacca praticamente tutte le piante da orto manifestando macchie gialle. Si previene con rotazioni, evitando di bagnare le foglie la mattina e, in casi estremi, con rameici.
C’è poi l’oidio che causa macchie gialle e patina biancastra nella parte superiore delle foglie. Anche in questo caso bisogna fare frequenti rotazioni, evitare di bagnare le foglie, fare trattamenti con bicarbonato o permanganato di potassio
Se invece ci sono pustole arancioni è Ruggine. Stessi accorgimenti che si usano per le altre e, eventualmente, trattamenti con zolfo bagnabile.
Le batteriosi e le virosi si manifestano in molte maniere diverse che dipendono dall’ortaggio specifico. Purtroppo non si può fare molto se non eliminare totalmente le piante e bruciarle. Evitiamo poi assolutamente di coltivare la stessa tipologia di pianta nello stesso appezzamento per almeno 3 anni. La causa della diffusione può derivare dai metodi di propagazione o dal contatto con un insetto vettore.
Il più comune in assoluto sono gli afidi. Si concentrano sugli apici e succhiano la linfa zuccherina. Possiamo contrastarli con acqua saponata o macerato d’ortica. Invogliamo la presenza di coccinelle.
Abbiamo poi gli aleurodidi che creano macchie scure sulle foglie e ne causano la cascola. Si contrastano con macerato di ortica o artemisia. Non sopportano la presenza del nasturzio.
La dorifora attacca prevalentemente le patate cibandosi delle foglie e delle radici. Ricorriamo a macerati d’ortica.
Lumache: attaccano tutti gli ortaggi a foglia, causandone anche la moria se appena impiantati. Usiamo granuli di fosfato ferrico e creiamo barriere con cenere, sabbia o gusci d’uovo
Ragnetto rosso colpisce tantissime orticole soprattutto nei periodi in cui fa caldo e l’umidità è bassa. Si può contrastare con bagnature frequenti delle foglie durante le ore pomeridiane oppure con l’utilizzo di acaricidi specifici. Alcuni sono consentiti anche nel biologico e l’efficacia della loro azione è condizionata dalle temperature: vaporizziamo le foglie (fronte e retro) nelle ore centrali della giornata.