Lo zucchino afrodite è uno degli ortaggi più amati, soprattutto in estate, perché ha un gusto fresco e leggero e non presenta difficoltà nella coltivazione. Si consumano sia crudi che cotti, sono versatili e facili da cucinare e abbinare ad ogni portata.
Per ottenere un buon risultato, questo tipo di ortaggio chiede un terreno con pH ricompreso tra 6 e 7, dal momento che si tratta di una pianta che richiede un terreno molto ricco di sostanze nutritive e materia organica, e dunque ben concimato. Per quanto riguarda il clima, invece, questa zucchina predilige temperature temperate sia di giorno che di notte, basti considerare che con temperature sotto i 10 gradi l’ortaggio cessa di crescere, mentre matura in modo ottimale con 15 gradi circa notturni e 25 diurni. Per questo bisogna preparare il terreno con una buona concimazione in autunno e seminare ad aprile, quando le temperature aumentano, per trapiantare, poi, a maggio.
La pianta di zucchino afrodite ha un seme piuttosto grande che ha una rapida germinazione, per questo è possibile metterlo in un semenzaio o direttamente in pieno campo, se le temperature lo permettono. In caso di semenzaio, va inserito un seme per ogni vaso a 1 centimetro di profondità e la punta verso il basso. In pieno campo, invece, si inseriscono 2-3 semi per postarella con una profondità media di 1,5 centimetri, sempre con la punta del seme rivolta verso il basso. È necessario ricordare che in caso di semenzaio, la temperatura deve essere particolarmente mite per favorire la germogliazione, che può avvenire anche in 4 giorni. In questo caso la pianta può rimanere nel piccolo vaso fino a quando non si siano formate 3 foglie e ciò accade nel giro di 20 giorni, poi si passa al trapianto.
Lo zucchino afrodite teme il freddo ma anche le zone troppo soleggiate, per questo è importante ombreggiare con specifiche reti o con teli, in special modo nelle ore più calde del giorno e nelle regioni dove le temperature aumentano già a primavera. Se necessario, la pianta va sostenuta con pali lunghi 1 metro circa per posizionarla in modo ottimale e procedere al raccolto più comodamente. Consigliamo anche di utilizzare la pacciamatura perché consente di controllare le infestanti e di ridurre la sarchiatura, ma anche perché in tal modo si evitano i marciumi. Per quanto riguarda la potatura, invece, è necessario fare attenzione a non spezzare i rami della zucchina dal momento che sono molto fragili; se infatti vengono causati danni alla pianta quando è cresciuta, smette di produrre frutti. Attenzione anche alle piogge torrenziali e alla grandine, che possono rovinare le foglie: in questo caso consigliamo di rimuovere quelle che sono state sfrangiate in modo eccessivo.
Per coltivare lo zucchino afrodite bisogna conoscere bene le malattie di questo ortaggio e gli insetti che lo attaccano. Il più pericoloso è l’Erwinia Carotovora, un particolare batterio che causa il marciume del frutto della pianta. Vi è poi l’oidio, un fungo che attacca la pianta producendo una polvere molto chiara sulle foglie causando il suo marciume. Per prevenirlo, si può usare lo zolfo come trattamento fitosanitario, ricordando che dal giorno in cui viene utilizzato, deve passare una settimana piena per poter procedere al raccolto.
Tra gli insetti più pericolosi per la pianta ci sono gli afidi: parassiti simili ai pidocchi che diffondono virosi a questa particolare specie di zucchina portandola alla morte.
Lo zucchino afrodite ha un gusto leggero che si adatta a qualsiasi tipo di portata, per questo viene utilizzato per la preparazione di succulenti primi piatti o come abbinamento al pesce, alla carne e a gustose frittate. La sua versatilità consente di cucinarlo fritto in pastella o al forno con un ripieno di carne, ma anche associato al pesce soprattutto con i crostacei, il cui sapore si sposa particolarmente bene con questo ortaggio. Una volta cucinato, può essere conservato in frigo per almeno 2-3 giorni; crudo, invece, lo zucchino afrodite può rimanere all’esterno per 4-5 giorni in un luogo fresco e non soleggiato o in frigorifero, anche per una settimana.