Appartiene alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere, piante erbacee che si trovano in differenti zone climatiche. Esistono differenti specie di Senape a seconda del colore del tegumento: nera, gialla o bianca, bruna o cinese e quella selvatica ma tutte sono piante rustiche e aromatiche. Nel sud Italia viene coltivata come erba da sovescio insieme ad altre erbe. I fusti rigidi e eretti creano dei ciuffi ramificati e in pochissimi casi arrivano ai due metri, solitamente 70-80 cm di altezza. Le foglie di colore verde scure si differenziano tra loro, le basali sono larghe, sessili e pennate mentre quelle superiori sono allungate con l’apice appuntito e piccole con margine dentato. I fiori sono piccoli a quattro petali e di colore giallo vivace, formano una pannocchia da maggio a settembre, sono posti all’apice degli steli. In autunno nascono i frutti o siliqui a forma di baccelli e contengono numerosi semi rotondi e piccoli. La radice è formata da un fittone principale.
Il clima ideale è quello mite e temperato, non soffre il caldo afoso e resiste al freddo se non sono presenti troppe gelate, quando iniziano a scendere le temperature le foglie cadono. Necessita di una buona esposizione al sole per parecchie ore al giorno e un luogo riparato dai venti. Preparare il suolo a medio impasto con una buona dose di sostanza organica con l’aiuto di un concime il compost per questa tipologia di pianta è il migliore. Lavorarlo a circa 15cm di profondità, riempire il fondo con del materiale drenante come ghiaia e cocci o argilla espansa e coprire con altra terra umida. In caso di coltivazione in pieno campo preparare dei filari distanziati almeno 50cm tra di loro. In vaso miscelare al terriccio poroso un concime azotato. Cresce bene in un suolo argilloso tendente calcareo e bene drenato. Il trapianto a dimora deve avvenire in primavera inoltrata.
Questo tipo di aromatica si moltiplica per seme. La semina va effettuata a primavera inoltrata quando il freddo e le gelate improvvise sono ormai lontane e la temperatura notturna non scende sotto dei 10°C. È possibile attuarla in inverno in un ambiente protetto. Per facilitare la germogliazione è utile porre i semi in contenitori o in semenzai con terriccio da semina e sabbia. Posizionare 1-2 semi per vasetto e ricoprirli con uno strato sottili di terriccio e innaffiarli regolarmente fino alla germogliazione, il substrato deve essere sempre umido. In primavera si procede con la messa a dimora scegliendo le migliori piantine che avranno raggiunto i 10cm di altezza e con alcune foglioline sia in pieno campo, 40cm tra una e l’altra, sia in vasi per raccogliere i semi a fine estate. Ha una crescita abbastanza veloce.
Le annaffiature durante il periodo della fioritura devono essere costanti in modo che il terreno sia umido ma non bagnato. In autunno e inverno solo quando il substrato si presenta secco. Se la coltivazione avviene in vaso scegliere contenitori di almeno 30cm di diametro e profondi per poter contenere le radici senza arrecare danni. Il raccolto avviene a piena maturazione della pianta a fine estate, prima che i semi cadano naturalmente a terra, le foglie possono essere raccolte tutte l’anno anche dopo un mese dalla nascita dei germogli, le più tenere sono quelle piccole. I baccelli si raccolgono quando diventano di colore beige e non scuri altrimenti si aprono naturalmente rilasciando i semi, si appendono a testa in giù con un telo sotto. Quando si seccano si aprono e vengono rilasciati i semi. Lasciare abbastanza spazio tra una pianta e l’altra permette di svilupparsi maggiormente e di conseguenza ci sarà una maggiore produzione di silique, baccelli, e quindi di semi.
È una pianta rustica che vive anche in condizioni difficili e solitamente non viene attaccata da malattie fungine o crittogamiche. Afidi e pidocchi possono attecchire la pianta sopratutto lungo gli steli, le foglie nuove e le infiorescenze. Soffre di malattie dovute al ristagno idrico o ad un ambiente umido come Ruggine che crea macchie scure sulle foglie e l’Oidio che si presenta con depositi polverosi bianchi. Agire tempestivamente con prodotti appositi per evitare che la malattia si propaghi e che deperisca le piante. Una crescita ridotta e una fioritura scarsa accadono quando l’esposizione è in mezza ombra, se possibile spostare i vasi in una zona soleggiata.
I semi vengono utilizzati per la produzione della famosa salsa, ma anche come spezia, olio e farina per primi o secondi piatti. Sprigionano il loro aroma quando sono pestati, hanno un aroma pungente, aspro e piccante. Le foglie devono essere consumate nel minor tempo possibile dopo la raccolta altrimenti il sapore si attenua. Una volta cotte il loro sapore ricorda quello degli spinaci e possono essere utilizzate da sole o con altre verdure come contorno o nelle frittate. I semi devono essere essiccati per poterli conservare oppure possono essere utilizzati subito. I semi sono ricchi di vitamine: C, K, E e del gruppo B, hanno proprietà antifiammatorie, antiossidanti e digestive, stimolante per la circolazione sanguigna, nell’antichità veniva utilizzata per la conservazione degli alimenti. Un pediluvio con bicarbonato e farina di semi di senape aiuta a contrastare piedi e caviglie gonfie e aiuta il ritorno venoso.