Il radicchio Verona tardivo si presenta con un cespo compatto dalla forma ovale, le sue foglie sono di colore rosso scuro intenso, molto carnose, con nervature bianche. E' una varietà che ha ricevuto il riconoscimento IGP, la regione che si è specializzata per questa coltivazione è il Veneto.
Il radicchio Verona tardivo è una pianta rustica, predilige un terreno fresco e non tanto compatto, preparato e concimato precedentemente con sostanze organiche.
È una pianta che in fase di crescita resiste discretamente ai climi freddi, la piantumazione in pieno campo avviene da metà luglio a metà agosto, per avere un raccolto dopo circa 4 mesi. Essendo una pianta trapiantata tra fine estate e inizio autunno dove il clima è più fresco e umido, non ha bisogno di un'irrigazione continua. Importante è l'innaffiatura subito dopo il trapianto per facilitare l'attecchimento. È necessario mantenere il terreno umido fino a 10 cm di profondità, ma evitare i ristagni idrici.
Per il radicchio Verona tardivo c'è un processo particolare che viene seguito per la produzione del seme. A fine coltura di due stagioni precedenti, vengono raccolte delle piante e conservate fino alla primavera successiva.
A fine aprile, quando la temperatura è più mite, le piantine migliori vengono collocate in appositi vasetti e riportate in campo.Da metà luglio a metà agosto si è pronti per il trapianto in pieno campo, il terreno deve essere preparato precedentemente e concimato con sostanze organiche. Subito dopo il trapianto, è opportuno irrigare per favorire l'attecchimento della pianta.
Per coltivare questa pianta bisogna avere un terreno fresco, ben concimato organicamente e irrigato frequentemente, evitando però i ristagni di acqua. E' una pianta che si adatta molto bene a posizioni non tanto soleggiate e sopporta i climi abbastanza freddi.
È opportuno durante la coltivazione eseguire delle sarchiature per ripulire dalle erbe infestanti, zappettature per arieggiare il terreno e dare spazio alla radice di espandersi. È consigliato evitare questi due trattamenti optando per la pacciamatura con paglia o teli.
Il raccolto avviene dopo 120 giorni, quando i cespi sono fitti e di dimensioni adeguate, in seguito bisogna effettuare un'altra operazione, l'imbianchimento, raggruppando le piante in cumuli in modo da favorire una temperatura e un'umidità adeguata a far diventare le foglie di un colore rosso scuro intenso, croccanti e dal gusto amarognolo. Raggiunto il colore desiderato, basta ripulire dalle foglie esterne e sciacquare con acqua corrente.
Arieggiare il terreno ed evitare i ristagni d'acqua è di vitale importanza se si vogliono impedire malattie fungine.
Essendo una pianta la cui coltivazione avviene tra fine estate e metà inverno è molto probabile che venga attaccata dalla peronospora, che si presenta come muffa bianca su tutte le foglie. Altro pericolo è l'oidio, un fungo che porta all'ingiallimento delle foglie. Per entrambi si può utilizzare un rimedio naturale, un infuso di equiseto, da nebulizzare sulle piante.
Tra l'autunno e l'inverno le piantine possono anche essere attaccate dalle lumache, parassiti che riescono a provocare gravi danni alla coltivazione. È possibile tenerle sotto controllo facendo delle trappole artigianali con la birra.
Il radicchio Verona tardivo si presenta con un cespo dalla forma ovale formato da foglie dal colore rosso scuro e un'evidente nervatura bianca centrale.
Ha un gusto abbastanza particolare, infatti mentre le sue foglie sono decisamente amarognole, la nervatura bianca è dolciastra, i due gusti sovrapponendosi rendono questo ortaggio un'esplosione di sapori. Le sue foglie sono robuste e croccanti, nella parte centrale, ma tenere andando verso l'esterno.
Viene impiegato in cucina per la preparazione di fresche insalate, oppure saltato in padella per la preparazione di risotti. Inoltre viene anche utilizzato nelle aziende cosmetiche per la preparazione di prodotti per i capelli.
Può essere conservato in frigorifero per 1 settimana se riposto in appositi sacchetti.