Il pomodoro fragolino è un ibrido i cui frutti presentano la tipica forma della fragola, con un peso di circa 25-40 grammi. Quando giunge a maturazione assume un colore rosso acceso e un sapore molto dolce. Si tratta di una pianta indeterminata rustica, iperproduttiva e vigorosa, a ciclo medio precoce.
Pur adattandosi a tutte le tipologie di terreni, dà il massimo risultato in terreni profondi, di medio impasto, freschi, tendenzialmente sciolti, fertili, drenati a sufficienza e con un pH tra 6 e 6.5. Viene coltivato nelle zone del Nord Italia a pieno campo nei mesi che vanno da aprile a giugno. Pur essendo molto prolifera presenta importanti esigenze nutritive. Deve essere distribuita in inverno con concimi organici prima della lavorazione del fondo. È importante spargere fertilizzanti a base di potassio e fosforo prima del trapianto per poi intervenire con nitrati due o tre volte e procedere con l’irrigazione.
La piantumazione del pomodoro fragolino deve avvenire in un terreno ben lavorato ad una profondità di circa 30 cm. Se coltivati in vaso è necessaria abbondante altezza e un diametro di almeno 25 cm. Per conoscere con precisione le dimensioni che deve avere il vaso basta tener conto che l’altezza media deve essere circa 1,6 volte il diametro del vaso stesso. Per la concimazione è consigliabile letame maturo o in mancanza anche concime pellettato come compost. Anche in questo caso è possibile calcolare il dosaggio considerando 4 - 8 kg per mq. Solo dopo tali operazioni il terreno deve essere affinato ed irrigato per eliminare la zollosità e procedere con il trapianto.
Una volta preparato il terreno, si procede con la pacciamatura e cioè la copertura con teli in polietilene o con paglia, corteccia di pino o altri materiali organici che si trovano in commercio. Se si decide di utilizzare i teli in plastica, è necessario adoperare strisce larghe almeno un metro o semplici teli di copertura, effettuando tale operazione sempre prima del trapianto. Si ricordi, infine, di praticare delle buche o dei fori nel terreno dove le piantine dimoreranno.
Trattandosi di una varietà di pomodoro caratterizzata da crescita indeterminata, è necessario legare la pianta ad un tutore, subito dopo il trapianto, procedendo ad immediata irrigazione per facilitare l'attecchimento della radice alla terra. Dopo tali fasi, si procede alla cosiddetta "sfemminellatura", che si effettua staccando i getti nati nella zona in cui le foglie si incardinano nel fusto. Ricordate di effettuare tale operazione con le mani pulite o al massimo aiutandovi con un coltello a serramanico.
Se avrete seguito tutti i passaggi, procederete ad una ricca raccolta tra giugno ad ottobre.
Pur essendo molto prolifera, la pianta del pomodoro fragolino è anche piuttosto delicata, teme infatti alcune malattie come la fusiarosi o la verticilliosi che causano una vera e propria ostruzione dei vasi addetti al trasporto della linfa. Ma non solo, può infatti essere colpita dalla septoriosi e dall'alternariosi che attaccano le foglie, i fusti e i frutti che in tal modo sono sottoposti a marciume e a disseccamenti. Infine, bisogna evitare di toccare la pianta con le mani sporche di sostanze chimiche, perché potrebbero danneggiare la pianta causando disseccamenti.
Dal gusto dolce e piacevolmente profumato, presenta un sapore fresco e facilmente adattabile. Si tratta di una vera e propria bontà che può essere utilizzata nelle insalate estive insieme al cipollotto e al mais o da abbinare a formaggi freschi come la mozzarella o lo stracchino. È ideale con la rucola, il cui sapore amarognolo contrasta gradevolmente la sua dolcezza o per la preparazione di gustosi sughetti. Piacevole anche alla vista, il fragolino è adatto anche come guarnizione e decorazione di piatti estivi. Può essere conservato in luoghi riparati dal sole e poco umidi, se invece sono ben maturi è consigliabile tenerli al fresco a temperature medie.