Il pomodoro cuore rosa ha caratteristiche simili al Cuore di bue: forma irregolare, buccia sottile, polpa poco carnosa e bassa acidità. I frutti più grossi possono presentare delle costole più o meno accentuate in funzione del peso.
Il terreno ideale per la coltivazione del pomodoro cuore rosa è quello ricco di componente organica. Il trapianto va eseguito ad una profondità di 30 cm tra marzo e giugno. Nel caso si scelga la coltivazione in vaso, invece, la profondità deve essere di 25 cm. La temperatura per la buona dimora è compresa tra i 18 e i 25° C. Troppo caldo blocca la produzione di fiori; troppo freddo blocca la crescita. Il letame maturo o quello pellettato va incorporato bene durante la lavorazione del terreno. Prima del trapianto del pomodoro cuore rosa è buona regola innaffiare la terra. Infine, la pacciamatura garantisce la giusta umidità e allontana le erbe infestanti.
La piantumazione del pomodoro cuore rosa va eseguita tenendo conto delle esigenze vegetative della pianta. L'operazione può essere condotta secondo due criteri.
In semenzaio vanno interrati 2-3 semi per volta, aspettando che nascano le nuove piantine. Esse andranno, poi, trasferite in campo aperto.
In campo aperto invece si possono piantumare sia semi che piantine già pronte rispettando un'adeguata distanza tra le file. La distanza minima tra le file della specie nana di pomodoro cuore rosa è di 180 cm; mentre quella tra le piantine della stessa fila è di 50 cm. La specie rampicante, invece, richiede una distanza di 150 cm tra le file e di 40 cm tra le piantine.
La coltivazione del pomodoro cuore rosa è abbastanza semplice e permette di raccogliere abbondanti frutti. Poche e semplici regole sono necessarie per la gestione corretta della pianta al fine di evitare trattamenti dannosi. La specie rampicante ha bisogno subito di sostegni. Il fusto va legato a intervalli regolari per garantire lo sviluppo verticale. Le cultivar nane, invece, non necessitano di alcun sostegno. Esse diventeranno un bel cespuglio con rami che tenderanno verso terra al momento della maturazione del frutto. Da qui la necessità di un trapianto distanziato. Eseguire la sfemminellatura sul pomodoro cuore rosa, ovvero il distacco dei getti alle ascelle delle foglie, garantisce un aumento della produttività. L'acqua è necessaria solo all'inizio per agevolare l'attecchimento delle piantine. In seguito basterà innaffiare le piante di pomodoro cuore rosa solo saltuariamente. Quando i frutti cominciano ad ingrossarsi si può somministrare fertilizzante idrosolubile. La raccolta dei frutti in genere avviene entro i 60 giorni.
Il pomodoro cuore rosa è soggetto a malattie che possono colpire sia la pianta che il frutto. La Peronospora attacca frutto, foglie e pianta. La sua presenza si rileva da macchie irregolari sulle foglie e da macchie longitudinali sul fusto, sui piccioli e sul rachide del grappolo. L'Oidio attacca la pagina superiore delle foglie che, prima diventano gialle, e successivamente seccano. La Muffa grigia è causata da un elevato grado di umidità che fa marcire la pianta. Ad essere colpiti sono tutti gli organi epigei della pianta. La Sclerotinia è una forma fungina che attacca la base del fusto al punto di fargli assumere una colorazione scura che devolve in muffa grigia. Gli Afidi sono una specie di pidocchi che formano colonie sulla pianta di pomodoro cuore rosa, ne succhiano la linfa vitale causandone l'indebilimento.
Il pomodoro cuore rosa è particolarmente delicato e gustoso. La sua bassa acidità e il sapore tendente al dolce lo rendono adatto al consumo al naturale oppure sotto forma di conserve. Questa varietà di pomodoro è consigliata soprattutto a chi soffre di acidità di stomaco, in quanto la sua buccia sottile non influisce sulla mucosa gastrica. In estate, è ideale da consumarsi in insalata con cipolle rosse e basilico, come contorno a carni bianche e rosse. Quando la maturazione è in fase avanzata, il pomodoro cuore rosa si presta alla preparazione di passate per un consumo immediato oppure da conservare per l'inverno.