Il pomodoro camone ha una forma tondeggiante, è di misura medio-piccola e si contraddistingue soprattutto per il colore della sua buccia, rosso intenso con caratteristiche striature verdi.
Per la coltivazione del pomodoro camone è necessario un terreno ricco di sostanze organiche e ben drenato. Per ottenere il massimo risultato, è fondamentale la concimazione circa 20 giorni prima del trapianto, utilizzando concime organico oppure concime minerale a cessione lenta. Il periodo ideale per piantare il camone è la primavera inoltrata: in serra marzo e aprile, mentre invece all'aperto tra aprile e giugno, epoca in cui la temperatura di solito è mite in modo stabile. La posizione migliore richiede sole pieno o al massimo parzialmente soleggiato.
La messa a dimora del pomodoro camone richiede una particolare attenzione soprattutto per quanto riguarda la temperatura che deve essere superiore ai 20 gradi. Inoltre è importante che quest'ultima non scenda al di sotto dei 12 gradi durante la notte. Ciò significa che per seminare questi pomodori direttamente in campo bisogna aspettare il mese di aprile se non addirittura quello di maggio. In un semenzaio riparato la piantumazione si può anticipare di un paio di mesi. I semi vanno interrati a poca profondità, lasciando un ragionevole spazio per consentire una crescita di piante non troppo ravvicinate tra loro.
Questo ortaggio cresce su una pianta solanacea piuttosto esigente in fatto di sostanze nutritive, di temperature e di quantità di esposizione ai raggi solari. Per questo motivo è importante seminare i pomodori nel momento giusto, in modo da regalare tanti buoni frutti. Nel momento del trapianto le piantine avranno bisogno di molta acqua, successivamente invece va somministrata saltuariamente, quando iniziano a formarsi le nuove radici e si presenta un nuovo sviluppo. A questo punto va nuovamente aumentata la somministrazione d’acqua fino a quanto i frutti sono maturi: se la temperatura è elevata può essere necessario intensificare la somministrazione. Va ricordato che il freddo è il grande nemico di questo ortaggio, quindi, in caso di un'improvvisa ondata di freddo, va protetto con coperture adeguate.
Il raccolto avviene esclusivamente a mano, quando ha raggiunto il suo tipico aspetto rosso con striature verdi.
L'utilizzo adeguato ed equilibrato di concimi protegge la pianta di pomodoro camone, ma comunque vi sono alcune malattie di tipo fungino e batterico che possono aggredirla. Tra quelle fungine le più diffuse sono la Peronospora che rovina rapidamente i frutti, l'Alternaria che invece provoca macchie caratteristiche sulle foglie e sul fusto e la Vercicillosi che agisce ad alte temperature provocando avvizzimento e secchezza delle foglie. Tra le malattie batteriologiche più comuni troviamo la Maculatura batterica che si riconosce dalle striature rotonde sulle foglie, e la Macchiettatura batterica: provoca tante macchioline che impediscono la completa maturazione dei frutti.
La particolarità di questo pomodoro è tutta insita nel gusto davvero unico, in perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità, tra note delicate e decise. La sua polpa è soda e piacevolmente croccante così da renderlo perfetto per fresche insalate e piatti leggeri. Come per tutti gli altri pomodori che si gustano crudi, è preferibile non conservarli in frigorifero poiché il freddo ne attenua il sapore.
Il pomodoro camone è un alimento sano ed è un prezioso alleato per una dieta equilibrata, grazie all'alto contenuto di vitamina C, potassio e carotenoidi.