Dall’aspetto accattivante e una buona resistenza nel lungo periodo, il pomodoro alambra appartiene al gruppo ibrido e presenta un colore luminoso, la pelle liscia e una consistenza carnosa ed elastica. I cespugli danno il loro frutto 4 mesi dopo la semina mostrando la stessa forma tondeggiante e omogenea, ma appiattita, che li rende così caratteristici.
Per preparare il terreno è necessario mescolarlo con una buona qualità di fertilizzanti minerali, come ad esempio lo sterco o la torba. Avvenuta la semina, si procede all’irrigazione del terreno e alla sua copertura con un telo, che darà vita ad un vero e proprio effetto serra che renderà più rapida la germinazione. L’irrigazione e le successive annaffiature devono essere regolari e costanti, per garantire la corretta idratazione al terreno e la crescita delle piante senza stress idrico. Quando avranno raggiunto i 10 cm di altezza, vengono trapiantati nel terreno verso la fine di aprile e la prima metà di maggio.
La piantumazione dei pomodori Alhambra necessita di semi particolari che si consiglia di acquistare in negozi specializzati in questo settore. Si tratta, infatti, di semi trattati preliminarmente con speciali formulazioni per proteggerli dai danni causati dalle malattie fungine, che potrebbero limitarne la crescita. Se, invece, si decide di utilizzare semi auto-raccolti e non pre-trattati, è bene tenerli in una soluzione contenente manganese che aiuterà le future colture a non essere contaminate da funghi e virus. Il periodo migliore per la piantumazione di questa varietà è la seconda quindicina di marzo.
Per consentire la crescita uniforme della pianta, è importante eliminare tutte le erbacce e raccoglierle in modo tempestivo, per questo occorre controllare costantemente le fasi della crescita. L’irrigazione, invece, non segue tempistiche precise ma deve essere effettuata secondo necessità. Per questo è consigliata una microirrigazione, per garantire una regolare idratazione delle radici ed evitare la proliferazione di funghi e virus presenti nel terreno che potrebbero danneggiare irrimediabilmente i pomodori.
Quando la pianta è cresciuta a sufficienza, devono essere installati dei tutori in metallo o in legno che la sostengono, affinché possa crescere legata ai fusti, dritta e in altezza. Ovviamente, la crescita dei rami potrebbe penalizzare la corretta maturazione del frutto, per questo è necessario tagliare quelli in eccesso per garantirsi un raccolto abbondante e senza sprechi. Per vedere i primi frutti, si dovrà comunque aspettare la fine dell’estate.
Il pregio di questa varietà di pomodori risiede nell’immunità che acquista una volta che la pianta viene incrociata.
In compenso, i pomodori alambra hanno una buona resistenza contro il fusarium e il mosaico del tabacco, mentre sono vulnerabili all’invasione di alcuni insetti come la Tignola del pomodoro o la Nottua gialla del pomodoro che tendono ad invadere la pianta, danneggiandola irreversibilmente.
Proprio per prevenire il loro attacco e quello di pericolosi funghi, è necessario utilizzare prodotti specifici a base di rame, come il solfato di rame in formato spray, che deve essere spruzzato sull'intera pianta.
Da molti anni ormai il pomodoro Alhambra è richiesto soprattutto da quei coltivatori diretti che cercano un prodotto dal sapore intenso e dall’aspetto accattivante. Con un colore luminoso e la pelle liscia e turgida, questa varietà mostra un sapore davvero gradevole. Assaggiandolo, infatti, si avverte un retrogusto dolciastro con tonalità rustiche molto decise, per questo si adatta perfettamente alla preparazione di salse, succhi di pomodoro o per condire pasta fresca.
Per conservare i pomodori raccolti, si consiglia di deporli in un cesto all’aperto, se non ancora perfettamente maturi, o in frigorifero, per un massimo di due settimane.