Il peperoncino pallottola è un particolar cultivar dell'Habanero, proveniente dallo Yucatan: si riconosce subito perché ha una forma tonda e leggermente allungata, bombata, di colore bianco.
La polpa non è molto carnosa e si presta bene per l'essiccazione, mentre il gusto è meno piccante degli altri peperoncini.
Il peperoncino pallottola cresce bene in un terriccio fertile, umido ma asciutto, mai secco, ben fertilizzato, soffice e poroso.
Prima di seminare è fondamentale dissodare, vangare e sollevare le zolle in modo energico, in modo che si riattivino i nutrienti organici del terreno e i minerali in esso contenuti. Si consiglia di concimare con letame maturo e rame, potassio, zinco e magnesio.
Il peperoncino pallottola richiede un'esposizione al caldo e in pieno sole: si trapianta verso aprile-maggio.
Per proteggere dal freddo delle ultime gelate invernali si consiglia la piantumazione delle sementi tramite semenzaio, cioè di interrare i semini all'interno di piccole celle alveolate di polistirolo, copiosamente irrigate.
Al momento del trapianto, tra aprile e marzo, si selezionano solo i germogli più forti e resistenti che assicurano un raccolto vigoroso.
È necessario mantenere una distanza di 50 cm tra le piantine sulla fila e di 1 m sulle fila parallele dell'orto, per consentire il passaggio e il corretto sviluppo della piantagione di peperoncini pallottola.
Il peperoncino pallottola è un particolare cultivar antico che proviene dallo Yucatan, gestito solamente con sistemi biologici e biodinamici: per ottenere il raccolto migliore si consiglia fortemente di seguire il naturale ciclo vegetativo della pianta, sostenendola e valorizzandola con alcune accortezze.
Prima di tutto, i frutti del peperoncino temono il freddo e le ultime gelate invernali, durante tutte le fasi della crescita. Per scongiurare il rischio che la pianta marcisca, si previene con la pacciamatura e l'installazione di teli agrovelo.
Con uno strato di paglia (o di juta) applicato direttamente sul suolo, si rallenta la disidratazione del terriccio, si tengono lontani i parassiti e si difende da gelo, piogge e grandine. La stessa cosa vale per i teli e le coperture plastificate che proteggono le piante quando si stanno sviluppando in modo verticale su reti e sostegni.
Le malattie del peperoncino pallottola sono quelle tipiche del frutto, tra cui le virosi che colpiscono quando fa più freddo: si tratta di fusarium, tracheofusarium, marciume bianco, marciume grigio e malattie fungine come la famigerata tracheomicosi.
Lieviti, spore e muffe infestanti sono altamente pericolose perché bloccano la crescita e il naturale sviluppo delle bacche, causando fori, macchie, malformazioni e alterazione del sapore.
Per prevenire queste minacce è indispensabile concimare con cura e monitorare le irrigazioni in base alle precipitazioni naturali, senza danneggiare la vegetazione con stress idrico.
Il peperoncino pallottola è rotondo e leggermente allungato, simile a una bombetta dal curioso colore bianco: è una varietà meno piccante del peperoncino tradizionale e si presta molto bene all'essiccazione.
Si può conservare sott’olio o sott'aceto nei pratici vasetti, con l'aggiunta di erbette fresche aromatiche, spezie e aglio per condire ulteriormente e valorizzarne il sapore dolce e delicato.
È ottimo tagliato a striscioline e presentato su una fetta di pane tostato, con un semplice filo d'olio evo.