Il peperoncino nero, anche conosciuto come Fuoco Nero o Violetto Fuoco Nero, fa parte della famiglia delle Capsicum Annuum e si distingue per il colore scuro e violaceo, la pelle lucida e un sapore non troppo piccante. Viene usato sia in cucina che a scopo ornamentale.
Il peperoncino nero gradisce un terreno sciolto, umido e fresco, ben dissodato, morbido e soffice: prima di seminare si consiglia di preparare il terriccio vangandolo energicamente e di concimarlo con compost di letame maturo e sali minerali.
La pianta cresce bene in pieno sole e ama le temperature calde, quindi è necessario bagnarla di frequente ma senza esagerare con le dosi.
Il peperoncino nero si trapianta tra marzo e aprile, quando le temperature si fanno più miti e cominciano le giornate più calde.
Per quanto riguarda la piantumazione, si esegue in semenzaio verso il mese di marzo, utilizzando i classici contenitori di polistirolo alveolati: si selezionano solo i germogli più forti e robusti che andranno interrati in campo aperto coperto da teli di agrovelo.
L'operazione di messa a dimora è fondamentale per il corretto sviluppo delle piantine: si consiglia di mantenere una distanza di 50 cm tra i germogli sulla fila e di almeno 1 m tra le file parallele dell'orto, in modo da permettere il passaggio e la crescita rigogliosa dei frutti.
La coltivazione del peperoncino nero non richiede particolari trattamenti, ma è fondamentale proteggere la pianta dal freddo, dalle piogge incessanti e dai venti freddi primaverili. Una grandine improvvisa potrebbe essere fatale per i piccoli germogli, quindi si suggerisce di effettuare la pacciamatura immediatamente dopo la messa a dimora delle infiorescenze.
Lo strato di paglia o di juta è una naturale difesa contro le basse temperature e le minacce esterne, tra cui insetti, parassiti e malerbe. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale perché mantiene idratato il terriccio dall'interno, perciò si può irrigare meno frequentemente durante i mesi di aprile e maggio.
Per evitare le malattie si consigliano infusi di cipolla, aglio, ortica, oppure coltivare una piantina di basilico in sinergia con il peperoncino, per aumentare il livello di nutrimento: l'erba aromatica è una vera fonte di potassio a lento rilascio, un vero toccasana per i frutti piccanti.
Le malattie del peperoncino nero, o Fuoco Nero, sono le virosi, tra cui fusarium e tracheofusarium, marciume grigio e marciume bianco: inoltre, le minacce più pericolose sono i funghi parassiti, le muffe, gli afidi e i pidocchi che attaccano la pianta durante i mesi estivi.
Per limitare gli effetti delle colonie infestanti, è fondamentale concimare e aggiungere dei particolari compost organici con macerati di ortiche, aglio, cipolla, buccia di banana, guscio frantumato di uova e foglie di basilico.
Il peperoncino nero, chiamato anche Fuoco Nero-Violetto, è un frutto ornamentale che ha diversi utilizzi in cucina; il suo sapore è delicato e poco piccante rispetto alle altre varietà di Habanero e Chinense.
In genere viene essiccato al sole o al forno, e conservato all'interno di barattoli di vetro, sott'olio o sott'aceto.
In alternativa, si può consumare sotto forma di creme e salse saporite, agrodolci e leggermente piccanti, da servire in accompagnamento a piatti di carne e di pesce alla griglia.