Caratterizzato da una forma ovale irregolare e bitorzoluta, quest'ortaggio rosso fuoco anticipa già con il proprio colore le forti sensazioni che si ritrovano al palato. Il peperoncino Naga Morich rientra in assoluto tra i più piccanti al mondo.
Questa pianta ha bisogno di un'esposizione in pieno sole, preferibilmente nell'area in cui il suolo raggiunge temperature più alte, a patto che sia garantito un livello di umidità costante. Nel preparare il substrato ideale per coltivare i peperoncini Naga Morich si dovrà privilegiare un terriccio a impasto sciolto, leggero e molto ben drenato, che vanta una buona presenza di sabbia e sostanza organica. Prima di procedere alla messa a dimora delle piccole piantine, si dovrà concimare con l'ausilio di stallatico maturo, per poi proseguire in fase di coltivazione con concimi a base di nitrati.
Dopo la semina è particolarmente importante annaffiare con frequenza regolare per favorire la crescita dei germogli. Una volta che la piantina avrà almeno quattro o cinque foglie e le temperature avranno raggiunto 20° C di media, sarà possibile trapiantare. Dato che questa pianta può arrivare a raggiungere 1 metro di altezza, diventando un alberello valido anche dal punto di vista ornamentale, è fondamentale offrirgli il supporto giusto con tutori di sostegno. Per consentire il pieno sviluppo, si dovrà predisporre una distanza minima tra le piante di almeno 50 centimetri.
Il Naga Morich ama moltissimo il calore del sole, necessario per la crescita rigogliosa della pianta. Nello stesso tempo, per prevenire gli effetti negativi dei raggi solari più intensi, si può utilizzare un tessuto di copertura, che evita le scottature e le alterazioni di colore. Le annaffiature sono fondamentali per garantire una stabile produzione dei frutti: programmare con attenzione l'apporto idrico è cruciale per arginare quei danni che potrebbero risultare da carenze idriche. Il terreno deve perciò essere sempre ben irrigato, avendo cura di non creare ristagni d'acqua, che portebbero alla temuta marcescenza delle radici. Quando il Naga Morich da verde matura e diventa rosso va lasciato sulla pianta per alcuni giorni, perché solo verso la fine si concentrano gli aromi. Si possono raccogliere i peperoncini quando la buccia è di colore rosso vivo e ben soda, indossando guanti per proteggersi dall'alto contenuto di capsicina, sostanza urticante.
Le patologie che possono colpire il Naga Morich rientrano tra quelle che sono solite attaccare tutto il genere a cui appartiene. Spiccano in particolar modo il mal bianco, la tracheomicosi e la muffa grigia. Per quel che concerne invece l'attacco di possibili parassiti, questo peperoncino è soggetto a infestazioni di afidi e mosche bianche, che possono essere tenuti a bada grazie a interventi mirati con prodotti che contengono sapone di Marsiglia. Anche i trattamenti preventivi a base di olio di neem e macerato d'aglio o ortiche aiuteranno ad allontanarli.
Il consumo di questo peperoncino è sconsigliato in purezza: anche solo un piccolo morso provocherà sensazioni quasi urticanti al palato. Tuttavia, maneggiandolo con le dovute cure è possibile ottenerne una polvere da utilizzare magari assieme ad altre spezie meno intense. Per arrivare a questo risultato è necessario lasciar essiccare i frutti al sole o tramite una cottura in forno molto lenta. È fondamentale evitare di toccare il peperoncino a mani nude. Un'eventuale conservazione in freezer, per un massimo di nove mesi, farà perdere parte della piccantezza.Il consumo di questo peperoncino è sconsigliato in purezza: anche solo un piccolo morso provocherà sensazioni quasi urticanti al palato. Tuttavia, maneggiandolo con le dovute cure è possibile ottenerne una polvere da utilizzare magari assieme ad altre spezie meno intense. Per arrivare a questo risultato è necessario lasciar essiccare i frutti al sole o tramite una cottura in forno molto lenta. È fondamentale evitare di toccare il peperoncino a mani nude. Un'eventuale conservazione in freezer, per un massimo di nove mesi, farà perdere parte della piccantezza.