Tipico ingrediente dei piatti piccanti della cucina messicana, il peperoncino jalapeno si riconosce per la forma allungata e il color verde scuro brillante, che deriva da una raccolta precoce. Di facile coltivazione, richiede molta luce e temperature miti.
Questi peperoncini amano i climi caldi, che richiamano i luoghi dei quali sono originari, mentre non possono assolutamente tollerare temperature inferiori ai 20° C per lunghi periodi di tempo. È da preferirsi individuare un'area dell'orto che riceve molta luce solare, elemento che permette a questa varietà di crescere al meglio e prosperare. Per quel che riguarda la preparazione del terreno, prediligono una composizione a base argillosa, ben drenata e con buona presenza di materia organica, da arricchire ulteriormente con humus di lombrico o compost per nutrire a fondo il suolo.
La crescita del jalapeno richiede mesi, perciò meglio programmare la semina in anticipo, iniziando a coltivare le piante in casa già due o tre mesi prima di trasferirle all'esterno. Una volta che le temperature avranno raggiunto i 25° C e non vi sarà alcun periodo di rapidi cali notturni, sarà possibile trapiantare nel luogo scelto, interrando la zolletta e annaffiando bene. Dato che le piante di jalapeno arrivano a crescere fino a 90 cm di altezza, vanno distanziate tra loro di almeno 40 cm, con almeno un metro tra le varie file.
Tra i fattori principali per favorire una coltivazione ottimale di questo peperoncino vi sono senza dubbio l'irrigazione e l'esposizione solare, che devono essere ben bilanciate. Al fine di evitare ristagni idrici che potrebbero portare le radici a marcescenza, è fondamentale mantenere il terreno costantemente umido, ma mai fradicio. I peperoncini jalapeno possono trarre beneficio da irrigazioni a giorni alterni. Per non soffocare la crescita, è cruciale rimuovere le erbe infestanti e sostenere con appositi supporti. Dopo circa tre o quattro mesi si arriverà a maturazione, fase in cui i peperoncini jalapeno sono lunghi all'incirca una decina di centimetri, con una polpa verde soda e una notevole lucentezza della buccia. Prima che i peperoncini inizino a scurirsi, assumendo tonalità più profonde, fino al nero, si dovrà procedere alla raccolta per poter gustare il frutto al meglio. Tuttavia, si potrà lasciarli sulla pianta fino a quando non diventano rossi.
Dato che rientrano nella famiglia di pomodori e patate, questi peperoncini sono vulnerabili all'attacco di parassiti e malattie simili. Mantenendo le piantine sempre ben irrigate e l'orto pulito sarà possibile ridurre al minimo il rischio di parassiti, come gli afidi, che risultano molto pericolosi. Spruzzare le foglie con un abbondante getto d'acqua aiuta a rimuovere polvere ed eliminare gli afidi. Tra le fisiopatie il marciume apicale dei frutti, che spesso si verifica nella coltivazione dei peperoncini, può essere arginato scegliendo concimi con una buona percentuale di calcio.
Il peperoncino jalapeno è largamente utilizzato sia nella cucina messicana, sia in quella di origine creola, molto diffusa nel sud degli Stati Uniti. Una volta rimossi i semi che contengono la capsicina, quest'ortaggio non vanta una piccantezza elevata. Negli USA viene solitamente svuotato della parte centrale e consumato intero e ripieno di formaggio cheddar. La ricetta prende il nome di Jalapeno Popper, ma non è l'unica in cui questo peperoncino è protagonista, dalle salse a crudo di accompagnamento ai croccanti tacos fino al cornbread, preparazione a base di mais.