Caratterizzato da un bel colore arancione acceso, il peperoncino Habanero orange è coltivato per scopi alimentari e ornamentali. Originario delle isole caraibiche, vanta una forma cilindrica, che tende a irregolarità in grado di rendere ogni frutto unico.
Questa varietà di peperoncino rende al meglio su un terreno fertile, soffice, leggermente acido e ben drenato. Predilige climi molto caldi, come del resto la gran parte dei peperoncini, anche se nelle zone dove si verificano estati torride è necessario riparare la coltura durante le ore più calde per evitare il fenomeno della scottatura. Per quanto concerne l'esposizione solare, è importante identificare un luogo che riceva molta luce e che preferibilmente non sia stato utilizzato in precedenza per la coltivazione di pomodori, patate o altri ortaggi della famiglia.
Il processo di riproduzione della pianta, che avviene per seme, può essere avviato già verso gennaio-febbraio se si dispone di un semenzaio o di una serra riscaldata. I semi richiedono luce e calore in abbondanza per germogliare, una fase che impiega fino a qualche mese. Solo una volta che la piantina avrà almeno quattro foglie, potrà essere trapiantata. Nel programmare il sesto di impianto, vanno tracciate distanze di 20 cm tra una pianta e l'altra. Per il trapianto in campo aperto si dovrà attendere fino a quando la temperatura sarà di almeno 20° C.
I peperoncini Habanero orange hanno bisogno di innaffiature regolari e moderate, da effettuare solo quando il terreno è in gran parte asciutto. Per evitare l'insorgenza di oidio in estate, l'apporto idrico va assicurato cercando di non bagnare le foglie. In fase di concimazione, si dovrà limitare la quantità di azoto, in quanto può scoraggiare la crescita, preferendo invece fertilizzanti ricchi di fosforo, potassio e calcio. La pacciamatura con plastica nera è un modo davvero valido per preservare il calore e l'umidità del suolo. Inoltre, è fondamentale prevedere coperture apposite, che possono aiutare a proteggere dal freddo e soprattutto dall'azione dei venti, che risulterebbero deleteri all'inizio della stagione. Per ottenere peperoncini più piccanti, si consiglia di ridurre le annaffiature verso la fine della fase di crescita: in questo modo la capsicina andrà a concentrarsi sui frutti. I peperoncini di questa varietà maturano nella stagione estiva all'incirca dopo due mesi dalla prima germinazione.
Tra i nemici più temuti che comportano un rischio notevole per l'Habanero orange si trovano senza dubbio gli afidi, piccoli parassiti di colore verde chiaro che si nutrono della linfa vitale della pianta. Gli afidi possono essere combattuti grazie a soluzioni contenenti il semplice, ma efficace, sapone di Marsiglia. Altrettanto pericolosi sono il ragnetto rosso e la mosca bianca, contro i quali si dimostrano particolarmente validi prodotti a base di infusi d'aglio. Infine, è fondamentale evitare i ristagni idrici, che portano velocemente alla marcescenza delle radici.
Per una durata di conservazione più lunga dei peperoncini freschi è possibile riporli in un contenitore ermetico, dopo averli lavati e asciugati correttamente. In caso contrario, si possono posizionare gli Habanero orange freschi su una teglia e lasciarli essiccare a temperature basse per un risultato graduale. Al termine di questo processo si può tritare il tutto: la polvere ottenuta servirà per insaporire minestre e pietanze a base di carne. Questo peperoncino può essere utilizzato anche per produrre un'ottima marmellata piccante, che saprà stregare il palato con le sue note fruttate.