Grazie alla sua fronda tondeggiante, il nespolo viene coltivato soprattutto come pianta ornamentale. Appartiene alla famiglia delle Rosaceae e viene coltivato in Cina, in Giappone, in Europa e nel Sud Italia.
Si distingue per le foglie lanceolate e per i fiori profumatissimi, simili al biancospino.
Il nespolo è una pianta piuttosto delicata che ama i terreni soleggiati e un clima mite, con temperature non inferiori ai 15°C.
L'albero non tollera né il gelo né le giornate troppo calde e afose: si consiglia di piantare in un terreno ventilato ma al riparo da raffiche violente.
Il nespolo cresce bene in un suolo fresco, leggero, ben drenato e ricco di sostanze organiche nutritive. Non ama i terreni troppo alcalini.
Si trapianta tra i mesi invernali e quelli primaverili, in una posizione in pieno sole, in modo che fruttifichi il più possibile.
Per quanto riguarda la piantumazione del nespolo, è importante seminare subito dopo la raccolta dei frutti, e cioè quando le sementi sono ancora fresche e idratate: dopo 15 giorni perdono la capacità di germinare.
Si scavano quindi alcune buche profonde e distanti almeno 1 m tra di loro, in modo da garantire il miglior sviluppo della pianta.
Dopo circa 1 anno si procede con l'innesto, utilizzando piante di cotogno, sorbo, pero e azzeruolo.
Trascorsi 3 anni, e cioè quando le piante sono mature, si effettua la messa a dimora finale, non prima di aver concimato a fondo con compost organici di letame maturo.
Le prime accortezze da considerare quando si decide di coltivare il nespolo, riguardano la distanza tra le piante mature che deve essere almeno il doppio del pane di terra degli arbusti: si consiglia di tenere tra le file almeno 5 - 7 m.
Il metodo di riproduzione più diffuso è quello a margotta (una sorta di talea) che si effettua nel periodo primaverile e utilizzando un legno ancora fresco. La procedura servirà a mantenere il corredo organolettico della pianta madre.
Fra gli altri interventi che richiede il nespolo, è fondamentale concimare in profondità e potare di continuo, in modo da recidere i rami secchi e danneggiati.
Infine, le irrigazioni, che devono sempre mantenersi regolari ma moderate: questa tipologia di pianta teme i ristagni e l'eccessiva umidità, due fattori che possono causare malattie crittogamiche e il marciume totale di radici, rami e foglie.
La pianta del nespolo teme alcune malattie fungine come l'oidio, anche chiamato mal bianco, una minaccia che si riconosce dalla lanugine che attacca prima le radici e successivamente rami e foglie.
Il nespolo è fragile al cosiddetto fuoco batterico provocato dalla specie Erwinia Amylovora, che genera la necrosi di tutte le componenti dell'arbusto.
Inoltre, è bene prestare attenzione al cancro del legno, al marciume del colletto, al cancro radicale e alla ruggine.
I parassiti che attaccano il nespolo sono la cocciniglia grigia, le afidi, il ragnetto rosso e la cosiddetta mosca della frutta.
Il nespolo dà origine a frutti dalla forma rotonda, dei piccoli pomi di colore giallo carico, quasi arancio, dal sapore acido e leggermente astringente. Prima di consumarli è necessario attendere il periodo di completa maturazione, fra ottobre e novembre, quando diventano più molli e dolci.
Esistono diverse varietà di nespole, come quelle germaniche e la cultivar di Palermo: i frutti vengono utilizzati per realizzare confetture, dolci di pasticceria, gelati, dolci al cucchiaio e succhi di frutta.
Si conservano in frigorifero per circa 5 - 6 giorni a una temperatura di 4° C.