La melanzana tonda è tra gli ortaggi più diffusi della tradizione agricola, ed è facilmente riconoscibile tra tutte le altre varietà a causa della forma (ovale e bombata) e il colore, un viola acceso che diviene più intenso in fase di maturazione.
Coltivare adeguatamente la pianta di melanzana tonda significa evitare, innanzitutto, i ristagni d'acqua all'interno del terreno. La sede che ospita le piantine fin da piccole deve essere ben drenata e posta in una posizione caratterizzata da un'abbondante presenza di luce. Prima di porre a dimora i semi o le piantine, la terra deve essere sciolta, priva di grumi e concimata poco. Pur garantendo un raccolto copioso, questa pianta non abbisogna di molte sostanze organiche in aggiunta per crescere e svilupparsi in modo soddisfacente.
Sia se si coltiva per seme che per pianta, la crescita del fusto e delle foglie avviene durante i mesi caldi. Per quanto riguarda la prima ipotesi, basta inserire i semi direttamente nel terreno e tenere la zolla ben umida, per favorire il processo di germogliazione. Nell'ambito dell'impianto, invece, bisogna interrare ogni singola pianta di melanzana tonda a 50-70 centimetri le une dalle altre, garantendo alla stessa una discreta circolazione dell'aria. É bene esporre il fusto, fin da giovane, ad un adeguato apporto di luce e quindi al caldo, per favorire una crescita ottimale.
La soluzione ideale da adottare per coltivare al meglio ogni pianta di melanzana tonda risiede nella necessità di esporre il fusto e le foglie alle temperature alte, nonché a una buona quantità di luce, indispensabile per la fotosintesi. Una volta poste nel terreno, le piante hanno bisogno di una concimazione non troppo esagerata e di un equilibrato apporto idrico, a cui prestare attenzione soprattutto quando fa molto caldo. Nell'una e nell'altra condizione, non bisogna esagerare: questo tipo di pianta non ama molto i concimi organici nè un'innaffiatura precoce, errata e continuativa nel tempo. Innaffiare frequentemente aumenterebbe, inoltre, il rischio di infezione da parassiti. Per crescere, svilupparsi bene e garantire un abbondante raccolto è fondamentale la luce. Ogni singola pianta assicura un raccolto copioso, in modo particolare quando, durante le prime fasi di vita, riceve un abbondante apporto di luce.
Tra le malattie più annoverate dagli orticoltori, si distinguono il ragnetto rosso, la peronospora, la dorifora e il vaiolo. Il ragnetto rosso interessa soprattutto le foglie giovani, che dopo la comparsa di punti chiari, ingialliscono e cadono. La dorifora vede un decorso analogo. In presenza di peronospora, le foglie della melanzana tonda presentano una muffa grigiastra, in stato avanzato della malattia. Con il vaiolo, infine, le foglie malate presentano macchie rotonde di colore brunastro, per poi distinguersi con dei piccoli buchi: questo è un sintomo grave che porta alla morte precoce della pianta.
La melanzana tonda costituisce l'ortaggio per eccellenza all'interno della cucina europea e soprattutto quella italiana, che contrappone i sapori forti e decisi alle fragranze delicate e autentiche, in grado di creare un perfetto equilibrio di gusto in qualsiasi tipo di piatto. Grazie al suo gusto originale, viene utilizzata nella preparazione di pietanze a base di verdure gustose e salutari. Dopo la raccolta, tagliate a listarelle, vengono conservate sott'olio e sono ideali da consumare come contorno, antipasto o secondo piatto.