La melanzana lunga, conosciuta come violetta lunga delle cascine appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è apprezzata dagli agricoltori per la forma (stretta e allungata) ed il colore, un viola intenso che può variare nella tonalità in base alla diversa tipologia di ortaggio.
Per una crescita ottimale che interessi sia il fusto che le radici della pianta, occorre prendere in considerazione la coltivazione della medesima in un vaso capiente o all'interno di terreni piuttosto fertili e drenati, nonché posizionati a ridosso di luoghi soleggiati e allo stesso tempo riparati dalle intemperie. Il clima ideale è quello subtropicale, dove la temperatura risulta raramente inferiore ai 12° C, mantenendosi stabile durante tutta la vegetazione. In questo contesto, la violetta delle cascine trova le condizioni necessarie per un ciclo vegetativo lungo, duraturo ed efficace.
La melanzana lunga predilige un clima mite ed è per questo motivo che la semina va effettuata durante la stagione primaverile, con temperature almeno al di sopra dei 15 gradi. Generalmente, si anticipa la semina all'interno del semenzaio, preventivamente protetto dalle gelate ed esposto ai raggi del sole diretti. Se invece si preferisce introdurre il seme direttamente all'interno del campo, si può procedere con tale operazione a partire dai mesi di gennaio o febbraio, per poi eseguire il trapianto non prima dei 40 giorni dalla messa in coltura.
La pianta di melanzana lunga soffre le gelate notturne. Per questo motivo, uno dei trattamenti naturali, efficaci per garantire sia al fusto che alle foglie un ciclo vegetativo all'altezza delle aspettative, risiede nella corretta concimazione del terreno. Ad intervalli regolari di tempo, è opportuno incorporare all'interno del campo del concime a base di letame maturo o compost, avendo cura di sciogliere le zolle di terra eventualmente raggrumate quando si esegue tale trattamento. La terra deve essere ben drenata e sciolta, arricchita continuamente da sostanze organiche che fungono da concime naturale. Il raccolto, infine può essere effettuato tra l'ultima settimana di agosto e la prima metà del mese di settembre, ovvero quando si è ancora in piena stagione estiva, dove le temperature sono miti e il clima maggiormente favorevole.
Questa particolare tipologia di melongena può presentare delle malattie che mettono a serio rischio la salute del fusto e delle foglie, compromettendo anche il raccolto. Tra le principali che attanagliano un ciclo vegetativo che abbia buoni presupposti, si annoverano la muffa grigia, il mal bianco e la peronospora. Le prime due interessano specialmente le foglie, dove cominciano a presentarsi delle patine biancastre, dall'aspetto sui generis e polveroso. Nell'ambito della peronospora, invece, le foglie subiscono un graduale e costante processo di scolorimento.
Le violette conservano una grande tradizione di coltura e vengono adoperate anche in cucina, dove sempre più numerosi chef le utilizzano per realizzare dei gustosi primi e secondi piatti a base di verdure. Grazie al suo sapore intenso e allo stesso tempo delicato, questo ortaggio arricchisce il gusto di qualsiasi tipo di pietanza, salvaguardando un equilibrio di sapori difficilmente riscontrabili in tanti altri piatti della tradizione culinaria italiana. Se lavorate nel modo giusto, le melanzane possono essere messe sott'olio e gustate come antipasto o contorno.