È una pianta aromatica, semirustica, sempreverde e perenne come le altre varietà di Lavanda e appartiene alla famiglia delle Laminacee. Originaria del bacino del Mediterraneo resiste molto bene alla salsedine, e ai terreni aridi e sassosi. Grazie al suo aspetto e al colore dei fiori si utilizza per decorare aiuole o balconi. Ha un comportamento cespuglioso, gli steli eretti diventano semi-legnosi, arrivano ad una altezza massima di un metro ma generalmente 50cm. Le foglie verdi argentee opposte hanno forma lanceolata con margini lineari, sono ricoperte da una leggera peluria. I fiori da primavera fino a fine estate formano delle spighe a forma cilindrica, 2-3cm, un ciuffo di brattee di un viola intenso quasi blu. La corolla dei fiori è di colore violacea. I frutti sono degli acheni a forma triangolare. Le ghiandole che producono olio essenziale si trovano in tutte le parti verdi, steli e foglie, ma sopratutto nei fiori
Il terreno migliore è quello siliceo, asciutto e ben drenato. Predilige il clima caldo e una posizione soleggiata ma riparata dal vento, in modo da produrre una fioritura abbondante, prolungata e ricca di oli essenziali. Non ama il freddo e durante inverni particolarmente freddi con diverse gelate, come nel nord Italia, è opportuna la pacciamatura per proteggere le radici. In primavera somministrare concimare la base del cespo con del fertilizzante per piante verdi fiorite aiuta la fioritura e la ripresa vegetativa. Due volte l’anno è consigliato somministrare del ferro per evitare l’ingiallimento delle foglie. L’epoca migliore per la messa a dimora inizia in autunno e finisce a metà primavera per dare il giusto tempo alle radici di svilupparsi e fortificarsi e resistere al caldo dell’estate.
La moltiplicazione avviene per seme o per talea. È possibile seminare in semenzai con un composto in parti uguali di sabbia e terriccio. Quando le nuove piantine hanno qualche foglia è possibile la messa a dimora in piena terra o in vasi. In pieno campo la semina è in primavera. La divisione per talea si realizza a fine estate quando la fioritura è al termine. Si prelevano gli steli, dalla pianta di almeno un anno, lunghi 10-15cm eliminando le foglie basali. Interrare le talee in vasi singoli con un misto di sabbia e torba, compattare il terreno. Mantenere il substrato sempre umido fino alla nascita dei primi nuovi germogli che significa che è avvenuta la radicazione. Mettere a dimora definitiva le talee
I vasi devono essere abbastanza capienti e alti, riempiti con un buon terriccio e sul fondo della argilla espansa per favorire il drenaggio. Le annaffiature vanno eseguite quando il terreno è asciutto sopratutto se è coltivata in vaso. In pieno campo solitamente le piogge sono sufficienti ma durante l’estate o in periodi di siccità le irrigazioni vanno effettuate quando il terreno è asciutto. Quando le dimensioni della pianta diventano troppo grandi per il vaso si deve rinvasare in un contenitore adeguatamente più grande, questa operazione va effettuata in primavera. Il terriccio nuovo deve essere sempre acido, porre attenzione a non rovinare le radici e non rompere il panetto di terra e inserirlo nel nuovo vaso. Una cura per renderla rigogliosa e stimolare la produzione di nuovi germogli è la potatura a fine fioritura prima del riposo vegetativo. Si eliminano gli steli danneggiati e e quelli fiorali in modo da cimare la pianta, tagliare appena sopra la parte legnosa. Cespugli poco compatti avranno bisogno di una potatura maggiore lasciando pochi centimetri di steli.
La Lavanda Stoechas è rustica e si adatta anche a terreni difficili e per questo motivo difficilmente viene colpita da malattie crittogamiche o fungine. A volte afidi e cocciniglie possono creare delle colonie sugli steli e sulle pagine inferiori delle foglie. Se la colonizzazione è importante eliminare le parti colpite ed eliminarle. Malattie fungine la colpiscono sopratutto se il terreno è poco drenato e si formano ristagni idrici o se l’ambiente è troppo umido. Il marciume radicale rischia di danneggiare le radici e di conseguenza il deperimento della pianta stessa. Il fungo Septora comporta l’ingiallimento delle foglie. Utilizzare possibilmente rimedi biologici e non nocivi per gli insetti impollinatori e per poter utilizzare i fiori anche a uso alimentare.
La Lavanda Stoechas produce un olio essenziale particolarmente profumato. Ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti, balsamiche, cicatrizzanti, insettifughe lenitive per la pelle e rilassante, antidolorifiche muscolo-scheletriche. Preparare un oleolito da utilizzare come olio da massaggio, per dolori e contratture, punture di insetti o problemi di pelle è semplice. Mettere i fiori freschi lavati e asciutti in un contenitore di vetro e coprirli completamente con olio di girasole Bio o di mandorle. Chiudere il contenitore e posizionarlo alla luce per un mese, agitarlo una volta al giorno. Filtrare l’olio per eliminare tutti i petali e conservarlo in una bottiglia di vetro scuro al buio. La conservazione dei fiori viene fatta con la loro essiccazione. A fine estate quando la fioritura è al massimo recidere con cesoie pulite gli steli, legarli per creare un mazzo e sistemarlo a testa in giù in un luogo buio per conservare il loro colore, asciutto e ventilato. Dopo 2-4 settimane i fiori cadranno dagli steli semplicemente toccandoli, in contenitori ermetici conserveranno il loro aroma per molto tempo.