Finocchio Selvatico

Caratteristiche

Il Foeniculum vulgare appartiene alla stessa specie dell’ortaggio finocchio, appartiene alla famiglie delle Apiaceae che sono delle ombrellifere. È un arbusto tipico della zona del Mediterraneo che si trova allo stato spontaneo anche nell’Italia centrale, cresce nei terreni incolti, aridi e anche nelle crepe dei muri. Crea un grande cespuglio perenne sia in altezza grazie ai fusti che hanno un comportamento eretto, fino ai 2 metri, e in larghezza, fino a 1 metro. Le foglie filiformi, sottili e molli, ricordano il fieno, sono di colore verde ma in autunno tendono a diventare leggermente scure. Quelle superiori sono sessili mentre le inferiori hanno il picciolo. Ed entrambe sono appuntite all’apice. Durante tutta estate nascono i piccoli fiori gialli che formano un ombrello apicale. I semi in realtà sono i frutti acheni della pianta e nascono da ogni fiore e sono talmente piccoli e leggeri che spesso grazie al vento infestano le zone vicine.

Terreno e Concimazione

Prima della messa dimora o della semina è bene controllare la composizione del terreno e se è necessario aggiungere una buona dose di sabbia per evitare la formazione dei ristagni idrici. Una buona concimazione con del letame o fertilizzanti a base di fosforo e azoto aiuta a preparare il terreno per la coltivazione. Importante è non eccedere con concimi a base minerali in quanto la pianta assorbe velocemente i nitriti. Dopo circa un mese dalla messa a dimora è vantaggiosa un seconda concimazione. La posizione migliore è dove le temperature invernali non siano inferiori ai 4 gradi per la maggior parte del tempo, se le gelate sono diffuse è possibile che le piante si ammalino o che deperiscano. L’esposizione migliore è in pieno sole e al riparo dai venti per non spezzare i fusti. Resiste alle temperature estive anche se sono molto calde.  Le nuove piantine vanno poste a dimora ad aprile o inizio maggio.
 

Piantumazione

La semina si compie dalla tarda primavera a fine dell’estate, in filari distanti tra loro almeno 50 cm e tra una buca e l’altra almeno 30cm.È possibile effettuarla sia direttamente in piena terra oppure in semenzai.  I semi vanno posti a 2cm di profondità e coperti con un sottile strato di terra, se ne interrano 3 così in seguito sarà possibile scegliere la piantina migliore. La propagazione per divisione dei cespi è possibile a fine estate. Quando la pianta è adulta si disotterrano le radici e delicatamente senza rovinarle si dividono i cespi. Le nuove piantine create si mettono direttamente a dimora.
 

Coltivazione

È sconsigliata la coltivazione in vaso in quanto è una pianta che cresce molto e ha bisogno di molto spazio, è da preferire la coltivazione in piena terra. È una pianta infestante per questo la messa a dimora in aiuole è consigliata. Per controllare la diffusione spontanea si devono tagliare i fiori prima della che i semi arrivino alla loro maturazione. In inverno, prima delle gelate, tagliare l’aromatica a livello del suolo e fare la pacciamatura per proteggere le radici. Il raccolto delle foglie ed i germogli può avvenire durante tutto l’anno mentre i semi dopo la loro completa maturazione e prima che cadano. Le annaffiature vanno effettuate quando il terreno  risulta secco, in estate è bene effettuarle nelle ore fresche della giornata. Effettuare le sarchiature a scadenza regolare, due o tre volte l’anno per essere sicuri di eliminare le erbe infestanti.

Malattie

Parassiti come afidi e tignole possono aggredire la pianta nutrendosi della linfa e procurando infezioni. Occorre rimuovere le parti danneggiate e bruciarle, se necessario utilizzare appositi insetticidi.  Se il terreno non ha un adeguato drenaggio è possibile che il marciume del colletto e delle radici la danneggino. Raramente malattie fungine colpiscono il finocchio selvatico ma l’odio e la pernospora lo possono colpire se l’ambiente è particolarmente umido ed il drenaggio non è adeguato. La riduzione della densità di impianto aiuta a ridurre il pericolo di malattie crittogamiche.

Peculiarità

Il profumo e il sapore sono molto particolari e lo rendono inconfondibile, ovviamente ricorda il finocchio ma ha un profumo simile all’anice. Viene utilizzato nel settore alimentare nella preparazione di insaccati, nei prodotti da forno come i taralli, nelle ricette di liquori e  nei primi e secondi piatti. Le parti utilizzate della pianta sono i frutti, i fiori, le foglie ed i germogli. I semi raccolti ad inizio autunno si devono pulire e vanno conservati in barattoli di vetro. I fiori vanno raccolti con i loro steli quando sono al massimo della loro fioritura, da metà agosto fino a fine settembre. Si essiccano in luogo asciutto e avvolti da fogli di carta. Se si vogliono utilizzare  le foglie per scopo alimentare si consiglia di cimare i fiori per evitare che diventino amare. Il Finocchietto selvatico è da sempre utilizzato per le sue proprietà fitoterapiche: digestivo, depurativo, carminativo, antispasmodico (crampi allo stomaco), diuretico e galattogeno. Una tisana di semi di finocchio è utile per aiutare i processi digestivi sia a livello dello stomaco sia a livello intestinale per evitare ed eliminare i gonfiori, inoltre ha un’azione diuretica, basterà mezzo cucchiaino di semi per tazza.