Il cavolfiore viola è un incrocio tra il cavolo broccolo e il cavolfiore proveniente dal Sud Italia.
Molto bello da vedere per il suo colore viola brillante, si presta molto bene a preparazioni di piatti non solo gustosi ma anche di grande impatto visivo.
Il cavolfiore viola è un ortaggio tipicamente invernale, ama le temperature basse ma teme gli ambienti troppo gelidi, motivo per il quale le sue piantine vengono trapiantate tra fine estate e inizio autunno.
Ha bisogno di un terreno ben concimato con azoto o con fertilizzanti organici. Che sia in pieno campo o in vasetti, il terreno deve essere preparato e concimato precedentemente alla semina e al trapianto. La concimazione deve comunque avvenire mensilmente, per mantenere il terreno sempre ricco.
Essendo una pianta con un alto contenuto di acqua, ha bisogno di irrigazioni giornaliere, effettuate all'alba e al tramonto, per evitare sbalzi termici.
La semina del cavolfiore viola avviene a fine estate, in modo da effettuare il trapianto in pieno campo quando le temperature non sono ancora basse e la piantina ha già raggiunto i 5 cm di dimensione.
In semenzaio o in piccoli vasetti, bisogna fare dei fori profondi circa 1 cm, con una distanza uno dall'altro di circa 60 cm.
Dopo circa 40 giorni dalla semina, si passa al trapianto delle piantine in pieno campo.
Praticare dei fori di media profondità e porre le piantine di cavolfiore viola a una distanza di circa 60 cm una dall'altra.
Nella prima fase della coltivazione, quando la pianta è ancora piccola, bisogna mantenere pulito il terreno dalle erbe spontanee e infestanti. Tale cura servirà a non far compattare troppo il terreno e quindi renderlo arido.
Le piantine hanno bisogno di irrigazioni frequenti, il terreno deve essere sempre umido, ma attenzione ai ristagni d'acqua che potrebbero far marcire la pianta.
Continuare a effettuare concimazioni con frequenza mensile, in modo da mantenere il terreno sempre ricco di nutrienti.
La pianta, dal momento del trapianto, impiega circa 3 mesi per avere delle infiorescenze pronte per il raccolto.
Dopo aver effettuato il raccolto, non trapiantare nello stesso posto per almeno tre anni altre piantine di cavolfiore viola. L'ideale sarebbe, negli anni successivi, trapiantare piantine di legumi, ottime per il rilascio di azoto.
Come tutte le piante appartenenti alle crucifere, anche il cavolfiore viola, è soggetto all'attacco di varie malattie.
Per ovviare in maniera preventiva a questi problemi, bisogna evitare i ristagni di acqua e tenere pulito il terreno dalle foglie e dalle erbe spontanee, almeno fino a quando la pianta crescendo ombreggia con le sue foglie il suolo.
La cavolaia è uno dei parassiti che nel periodo estivo può attaccare la pianta, le sue larve mangiano tutte le foglie.
In primavera bisogna stare attenti all'ernia del cavolo e alla mosca bianca. Entrambi i parassiti possono essere debellati spargendo della cenere sul suolo.
Il cavolfiore viola, ha un sapore meno deciso e più delicato del tradizionale cavolfiore bianco. Si presenta anch'esso molto compatto e dal colore viola brillante.
Come tutte le varietà di cavolo, è ricco di antiossidanti e di proprietà nutrienti, quali la vitamina A e vitamina C, oltre che potassio e magnesio.
E' un ottimo antinfiammatorio, rafforza il sistema immunitario e regola il colesterolo nel sangue.
Viene utilizzato in cucina, sia crudo che cotto. Si presta molto bene nelle preparazioni sia di primi piatti che di contorni, grazie anche al suo colore riesce a dare un tocco particolare a ogni piatto. Può essere conservato in frigo per circa 15 giorni, oppure sbollentato, per circa 6 mesi in freezer.