Il cavolfiore arancione ha un aspetto molto simile alla varietà più comune della specie. Il suo tratto distintivo è però il colore arancione tenue, ricco di betacarotene. Ha un peso medio di 1 chilo, la forma arrotondata e una conformazione a globo. Può essere impiegato in tante gustose ricette.
Il cavolfiore arancione si sviluppa bene in terreni specifici, a medio impasto. Predilige quelli freschi e dalle buone capacità drenanti, al fine di prevenire ristagni e marciumi. Per evitare problemi nella crescita è bene inoltre non utilizzare una terra acida, selezionandone piuttosto una con un pH di 6.5-7.5. Il terreno deve essere mantenuto spesso umido e concimato con del letame sia nei periodi autunnali e invernali, sia prima del trapianto. Questa varietà, come le altre della specie, cresce rigogliosa con una buona esposizione al sole e a temperature miti, ma non teme anche climi più rigidi.
Il periodo di semina varia a seconda del tipo di cavolfiore, che può essere precoce o tardivo. L'ortaggio si può generalmente iniziare a coltivare in un periodo compreso tra il mese di aprile e quello di settembre. Si consiglia la coltivazione in semenzaio prima di procedere al trapianto. In tal caso si può anticipare la semina a marzo. Si posizionano le sementi a un centimetro di profondità, in un terreno adeguatamente umidificato, poiché la pianta teme la seccità.
Dopo 40 giorni si procede al trapianto, rispettando lo spazio di circa 60 centimetri tra una pianta e l'altra.
La coltivazione di questo tipo di cavolfiore richiede una buona preparazione del terreno. A partire dall'autunno si può cominciare a concimare la terra per arricchirla. Si consiglia poi di vangarla e di lasciarla a riposo fino all'arrivo della primavera, periodo ideale per la semina e per il trapianto. La pianta richiede poi cure attente: per una corretta crescita è importante tenere il terreno pulito da erbacce e altre infestanti tramite sarchiatura e pacciamatura, operazioni che tengono a bada anche la diffusione dei parassiti.
Poichè il cavolfiore teme gli ambienti troppo secchi è importante irrigare spesso, evitando però di infradiciare il terreno al punto di creare ristagni.
Quando l'ortaggio è ben sviluppato si procede alla raccolta, prima che compaiano i primi fiori sulla pianta. In seguito è bene evitare di ripiantare il cavolfiore nella stessa zona dell'orto, permettendo invece al terreno di riposare dopo il raccolto e di arricchirsi con altre colture.
Il cavolfiore arancio, come le altre varietà, viene spesso attaccato da parassiti e insetti nocivi. La cavolaia, per esempio, è un bruco che mangia l'ortaggio, rovinandolo. L'ernia del cavolo invece è un grave problema che porta alla morte della pianta e non può essere combattuto. Anche gli afidi e la mosca bianca sono delle minacce, accanto a patologie fungine molto pericolose come la peronospora. Gli insetti si possono combattere con dei repellenti biologici, ma il metodo migliore è prevenire le problematiche tramite una coltivazione attenta.
Il cavolfiore arancione, come dice il nome stesso, è un ortaggio dal colore arancio tenue inconfondibile, prodotto dalla presenza di betacarotene.
Si utilizza in cucina in varie preparazioni: è ottimo gratinato al forno o fritto dopo essere stato impastellato. Anche bollito e condito in modo semplice con un po' di sale e di olio extravergine il cavolfiore può essere un piatto gustoso e sano! È infatti ricco di vitamine (in particolare quelle del gruppo A e B), di antiossidanti e di sali minerali come potassio e calcio.