Cardo

Caratteristiche

Il cardo è una cultivar orticola molto antica messa un poco in disparte, quindi è da riscoprire e da apprezzare per le sue proprietà benefiche.
Ha un gusto amarognolo, con note fresche e minerali, perfetto per arricchire piatti di carne e di pesce.
Si semina dopo maggio e cresce durante i mesi estivi, si raccoglie verso settembre: si tratta di una pianta che segue l'intero ciclo della bella stagione e decora con il suo ciuffo viola la macchia mediterranea, insieme alla lavanda e al ginepro. Esiste la variante alpina e il cardo mariano, entrambi potenti disintossicanti per il fegato.

Terreno e Concimazione

Il cardo ama il terreno fertile e asciutto, si pianta a maggio e cresce durante i mesi estivi più caldi, sopporta bene i terricci sabbiosi e pietrosi ma teme la siccità.
La cosa migliore da fare è concimare con compost di letame maturo e stallatico, unendo sali minerali come azoto e potassio.
Si consiglia di concimare verso maggio, all'epoca della semina, e procedere con una seconda dose di fertilizzante in luglio.
Per rendere la radice più gustosa e commestibile, si può procedere con l'imbianchimento.

Piantumazione

Il cardo può essere messo a dimora direttamente nel terreno, utilizzando delle postarelle distanti tra loro circa 80 cm: si tratta di una pianta dalle radici piuttosto ingombranti che necessitano di spazio per crescere e svilupparsi.
In alternativa, si possono piantare tre sementi in un contenitore alveolato di polistirolo, tramite la tecnica del semenzaio in vaso; solo le infiorescenze più robuste saranno pronte per essere trapiantate in campo aperto.
Il cardo ama il caldo, anche quello più torrido e intenso, quindi non occorrono protezioni solari.

Coltivazione

Per quanto riguarda specifici trattamenti e particolari cure colturali, si consiglia di sarchiare con frequenza il terreno per eliminare le erbacce: la crescita del cardo è molto lenta e nei primi mesi si rischia che le malerbe prendano il sopravvento.
La pianta comincia la sua piena maturazione e inizia a svilupparsi in altezza dopo il mese di luglio: in agosto è bene aumentare le irrigazioni perché il terreno deve essere asciutto ma non deve mai diventare secco e arido.
Per ottenere una verdura più tenera e commestibile, la cosa migliore da fare è procedere a imbianchimento in fossa, in campo, oppure con la tecnica particolare della curvatura. Raccogliendo e legando i fusti tra di loro, i cardi sono privati della luce naturale e diventano più dolci e molto meno amari. La tecnica dell'imbianchimento si può effettuare anche in cella frigorifera, una volta che sono stati raccolti.

Malattie

Per quanto riguarda le malattie, i cardi temono soprattutto i ratti e le arvicole che ne rosicchiano le radici e le foglie.
Inoltre, è bene prestare attenzione agli afidi scuri che possono bloccarne la crescita e compromettere interi raccolti.
Il cardo è una pianta molto forte, rustica e resistente, quindi non teme le patologie parassitarie, né le malattie fungine.
Si consiglia di procedere alla concimazione per prevenire l'attacco da parte di topi e pidocchi, con impacchi di equiseto e silicio in dosi equilibrate.

Peculiarità

Il cardo è un vero concentrato di sostanze detox, infatti è utilizzato negli integratori alimentari per depurare il fegato: in cucina si impiega soprattutto durante il periodo natalizio e si mangia bollito, gratinato al forno, condito con besciamella e formaggio filante, oppure impanato e fritto.
Con il cardo si possono realizzare condimenti per carni bianche e secondi di selvaggina e cacciagione: il suo sapore aromatico, agreste e leggermente amaro si abbina molto bene alle altre erbe della macchia mediterranea, come il ginepro.