Diffuso in Nord Europa, ma anche in Cina e in America, il cavolo rosso è caratteristico per le sue foglie di un bel rosso scuro tendente al violaceo.
È in grado di cambiare colore in base al pH del terreno in cui cresce.
Questa varietà di cavolo è molto esigente e richiede un terreno profondo, fresco e ben aerato, con un pH neutro: deve essere concimato in abbondanza con grandi quantità di letame maturo o di stallatico pellettato.
L'ortaggio ama il clima freddo e invernale, ma anche la luce del sole: meglio esporlo al sole, lontano dalle fonti dirette e riparato nelle giornate torride e afose.
Il cavolo rosso si trapianta da aprile in poi, prima con copertura e poi in campo aperto.
Per quanto riguarda la semina che avviene nei mesi invernali, a gennaio e febbraio, le piantine devono essere interrate a una distanza di almeno 40-50 cm sulla fila e 50-60 cm tra le file parallele.
Prima di seminare è fondamentale preparare il terreno dissodandolo e sarchiandolo in profondità e aggiungendo qualche quintale di letame maturo, in base al numero delle sementi.
La strategia migliore per cominciare la coltivazione in vaso del cavolo rosso è usare la tecnica del semenzaio in polistirolo e trapiantare le piantine cresciute insieme al pane di terra.
Il cavolo rosso è una varietà della famiglia delle Crucifere e richiede un terreno molto profondo, umido, fresco e soffice, ricco di calce e di sali minerali. Deve essere sarchiato per eliminare tutti i residui delle precedenti colture, libero dalle erbacce infestanti. Se non si dispone di letame maturo per la concimazione, si può utilizzare dello stallatico pellettato a trama fine. La semina del cavolo rosso comincia a gennaio e febbraio, in inverno, in serra o in tunnel coperti: il trapianto in vaso o in campo aperto avvengono dopo aprile attraverso la tecnica del semenzaio in polistirolo, utilizzando le piantine cresciute con pane di terra.
Durante lo sviluppo delle pianta è bene provvedere a irrigazioni abbondanti soprattutto durante il primo mese e prima del raccolto, quando le giornate estive si fanno calde e torride.
Le malattie del cavolo rosso sono quelle che minacciano tutti gli altri tipi di crucifere e si possono sintetizzare in due grandi gruppi: peronospora parassita e insetti e larve infestanti.
L'ortaggio teme, ad esempio, la cosiddetta cimice da cavolo, gli afidi e i pidocchi, la tignola, le cimici estive, le larve del melone e del gelso, le lumache, i bruchi e le processionarie.
È molto più difficile salvare un raccolto da virosi, quindi è consigliato concimare il terreno con dei sali minerali che lo disinfettano e lo nutrono allo stesso tempo, come rame, zinco, magnesio, potassio.
È importante non utilizzare mai strumenti, falci, zappe e coltelli infettati.
Il cavolo rosso ha un sapore agrodolce, perfetto per tante ricette della tradizione nordica, tedesca e austriaca.
Il colore vivace, inoltre, lo rende molto appetitoso anche per chi non ama la verdura: in cucina si utilizza nelle zuppe e nelle minestre invernali, insieme a cereali e legumi. È ottimo stufato con le cipolle, il rapano e la barbabietola, oppure conservato sotto aceto.
Dopo il raccolto si conserva in frigorifero per una decina di giorni a una temperatura di 3-5°C, poi va consumato altrimenti perde la sua freschezza.
Oppure, si mette sotto aceto nei barattoli ermetici.