Il basilico menta è una varietà aromatica dalle foglie più sottili e allungate rispetto alla tipologia classica. Mantiene tutte le proprietà del basilico, ma è caratterizzata da un aroma fresco di menta, che conferisce alla pianta il nome caratteristico
Il basilico menta cresce bene in zone con un clima mite e teme il freddo, perciò è meglio evitare di posizionarlo in un luogo dove le temperature possono scendere sotto i 10° C. Per coltivarlo si consiglia di scegliere prima di tutto una zona soleggiata, nonché un terreno ricco di sostanze nutritive e tendenzialmente umido. L’importante è che sia sempre capace di drenare bene l’acqua delle irrigazioni, al fine di evitare ristagni e marciumi delle radici, per questo è bene lavorare prima il suolo per renderlo meno compatto.
Il basilico si coltiva facilmente a partire dai semi. A marzo si possono piantare in semenzaio, mentre durante il mese di aprile, caratterizzato da un clima più stabile, si può effettuare la semina in terrapiena. Il trapianto invece avviene a maggio, tenendo comunque conto delle differenze ambientali tra una regione e l’altra. Generalmente, sia di giorno che di notte, le piantine non devono essere esposte alle basse temperature e vanno posizionate ben distanziate tra loro, a circa 30 cm l'una dall'altra, sulla stessa fila.
Poiché il basilico menta apprezza i terreni umidi, tra i più importanti metodi di coltivazione c’è l’irrigazione. Le annaffiature devono essere frequenti, stando però sempre attenti a non fradiciare eccessivamente il terreno, che deve avere la possibilità di drenare.
Per mantenere il suolo umido e libero dalle erbacce si consiglia di effettuare la pacciamatura, nel caso di piantine in terrapiena.
Quando compaiono le prime infiorescenze è necessario tagliarle prima che esse producano semi, in modo da fortificare la piantina e permetterle di continuare a produrre le foglie aromatiche.
Il raccolto delle foglie avviene in diversi periodi dell’anno. Il periodo ideale è tra la primavera e l’autunno, indicativamente tra maggio e ottobre. I primi mesi autunnali sono i più produttivi. La raccolta può essere effettuata in vario modo, sia togliendo la parte superiore delle piantine, sia staccando le foglie.
Il basilico menta è soggetto soprattutto alle malattie fungine, come la peronospora, che porta le foglie a un lento ingiallimento e le espone all’attacco di una pericolosa muffa. La causa della diffusione di questa problematica è solitamente il ristagno idrico nel terriccio, responsabile anche del marciume radicale, detto anche pitium. Una corretta distribuzione delle irrigazioni e la scelta di un terreno sciolto e ben drenato è l’arma migliore per prevenire questi rischi.
Le foglie del basilico sono inoltre attaccate da lumache, che rosicchiano le parti più tenere della pianta, anche a breve distanza dal trapianto. Un prodotto specifico contro questi animali è la scelta ideale per combatterli, meglio ancora se a base naturale e biologica.
Il basilico è una pianta aromatica che vanta tante varietà diverse. Tra le più note e apprezzate, il basilico menta si riconosce grazie a foglie tenere e leggermente appuntite, ma soprattutto per l’aroma di menta che si mescola perfettamente a quello classico del basilico. Si coltiva soprattutto tra i mesi primaverili (a seconda del clima di ogni specifica zona) e quelli autunnali e si può utilizzare in cucina per sughi e altri condimenti. L’aroma di menta conferisce alle preparazioni una nota fresca particolarmente gradevole, grazie alla quale questa varietà è famosa.