Semplice da coltivare anche in balcone o sul davanzale, il basilico greco è una pianta compatta, che si adatta agli spazi più piccoli. Con le sue piccole foglie ovali di un bel verde brillante, quest'erba aromatica dona colore e sapore ai piatti.
Questa pianta può essere coltivata tutto l’anno, a patto di garantire le condizioni ideali. Poiché le temperature ottimali sono comprese tra i 20° C e i 25° C, in inverno deve essere riparata all’interno. Per quanto riguarda il terreno, questa piccola pianta presenta delle esigenze particolari. Al fine di poter prosperare, come molte altre erbe aromatiche richiede un substrato ben drenato, caratterizzato da un impasto soffice a pH preferibilmente neutro. Predilige una presenza di materia organica piuttosto abbondante, da integrare con concimazioni regolari.
Anche se è possibile far radicare una piccola talea, la riproduzione del basilico avviene tramite seme: è necessario attendere che le temperature non scendano sotto i 10° C o che sia ormai passato il rischio di incorrere in gelate per evitare la morte prematura dei piccoli germogli. Una volta conclusa con successo la fase in semenzaio, il trapianto può essere programmato nel momento in cui le piccole piantine hanno almeno quattro foglie, avendo cura di mantenere una distanza di circa 30 centimetri tra gli esemplari. Per la semina diretta, invece, è necessario attendere maggio.
Dopo aver individuato una posizione con una buona esposizione, sufficientemente soleggiata, le piante di basilico greco vanno sottoposte a costanti e abbondanti irrigazioni, in particolar modo durante i periodi estivi che registrano temperature calde e umide. Al fine di ridurre il rischio di peronospora, è importante cercare di non bagnare le foglie: è preferibile in tal senso un impianto a goccia. Dal punto di vista della potatura, le piante di basilico devono essere cimate con regolarità. Ciò significa eliminare le punte vegetative e rimuovere i fiori alla prima comparsa. In questo modo si promuove una crescita rigogliosa e prolunga il naturare ciclo di vita, che avrebbe fine proprio con la fioritura. Pizzicando le foglie all'apice con l'aiuto delle dita, inoltre, si può mantenere la forma a cupola, poiché la pianta ridistribuisce l'energia lungo lo stelo. Il risultato è un maggiore sviluppo dei germogli laterali, nonché una raccolta che si estende per tutta l'estate e oltre.
Tra le malattie più temute dal basilico greco vi sono senza dubbio quelle di origine fungina, come ad esempio la peronospora e oidio che in periodi caratterizzati da clima caldo e molto umido possono attaccare le delicate foglie. È importante utilizzare un prodotto a base di propoli oppure un macerato di ortica, anche come prevenzione. Per quel che riguarda i parassiti, invece, il basilico è un naturale repellente per insetti, un aspetto che sicuramente contribuisce alla sua resistenza. Tuttavia, può essere preda di afidi, lumache e cimici, che ne compromettono le foglie.
Il sapore del basilico greco è leggermente più intenso rispetto a quello genovese, molto più diffuso da noi. Le sue foglie piccole sono un vero concentrato di profumo e oli essenziali e si prestano perciò a essere utilizzate per aromatizzare oli e infusi. Asciugandolo e appendendolo a testa in giù in piccoli fasci, si può conservare essiccato in un barattolo di vetro sigillato. In alternativa, le foglie fresche vanno pulite e congelate in appositi sacchetti. Per un consumo fresco, è perfetto per regalare colore e sapore sulla pizza, su una pasta al pomodoro, ma anche in abbinamento al pesce.