L’asparago bianco è una varietà di asparago di forma allungata, caratterizzata da una decisa corposità del fusto. Assume il suo particolare colore candido perché viene coltivato sotto terra, in assenza di esposizione alla luce del sole.
Il terreno adatto alla coltivazione di questa tipologia di asparago è fresco, leggero e sabbioso, ben drenato e arieggiato.
Ideale la posizione scoscesa, anche con aiuole rialzate (baulatura), meglio se dotata di canali di scolo, per evitare ristagni idrici.
Dalla qualità del substrato dipende anche la concimazione: al momento dell’impianto è bene agevolare la fertilità del terreno aggiungendo compost o letame maturo.
L’epoca del trapianto va da novembre ad aprile e la temperatura ambientale per il corretto sviluppo delle piante è quella del clima temperato.
Se si parte dal seme, l’asparago bianco va piantato a inizio primavera e trapiantato quando la struttura del fusto si sarà formata, intorno al mese di giugno.
Se invece si parte dai rizomi, comunemente chiamati "zampe", bisogna che siano messi a dimora a inizio primavera, anche se, nelle zone più calde, possono essere piantati anche a partire da febbraio.
Importante calcolare un adeguato sesto d’impianto, dalle file ben distanziate: generalmente, si preferisce tenere poco più di un metro tra le file, con le piante lontane circa 35 cm l’una dall’altra
La coltivazione avviene sotto terra per fare in modo che i turioni non inverdiscano e rimangano morbidi.
A questo scopo, l’impianto può anche essere coperto con un telo di polietilene scuro che, oltre ad impedire il passaggio della luce, mantiene le piantine in condizioni di umidità e temperatura ideali per un corretto sviluppo.
Va irrigato in maniera non troppo frequente, ma costante, utilizzando poca acqua.
Essendo una pianta perenne, il terreno dedicato alla coltivazione deve essere sempre tenuto libero da erbe infestanti e periodicamente addizionato con poca sostanza organica.
Eventuali trattamenti antiparassitari possono essere eseguiti usando prodotti biologici come la lecitina, evitando insetticidi e anti fungini, da utilizzare solo in casi di estrema necessità.
Il raccolto avviene solitamente in piena primavera, quindi parte da metà aprile e si protrae per tutto il mese di giugno.
Questa varietà di asparago è soggetta a contrarre la fusariosi, che compromette gravemente la qualità dei turioni e la ruggine: entrambe malattie di origine fungina, provocano il disseccamento e l’avvizzimento della pianta.
Molto insidioso anche il Mal vinato che colpisce le radici, facendole marcire.
Più rara, ma molto pericolosa, la muffa grigia, causata solitamente da un’eccessiva umidità ambientale, che può arrivare a provocare la morte delle piante.
Infine, la virosi può causare alterazioni dello sviluppo ed è molto difficile da prevenire, essendo una malattia di origine virale.
Rispetto a quello verde, l’asparago bianco ha un profumo meno intenso e un sapore più delicato, caratterizzato da una nota dolce/amara.
È anche meno fibroso, tanto da essere commestibile quasi per intero ed è poco calorico, quindi adatto alle diete.
Molto versatile in cucina, la sua cottura ideale è quella al vapore, che ne mantiene inalterate tutte le proprietà organolettiche; fino all’utilizzo va conservato in frigo, col gambo immerso in acqua.
Apprezzato anche come rimedio diuretico naturale, in caso di infezioni delle vie urinarie e di calcoli renali.