L'aglio fa parte della famiglia delle Liliaceae, è una pianta bulbosa perenne. L'infiorescenza dell'aglio può essere ovale o tonda in base alla specie, il colore varia dal rosa-viola all'azzurro-bianco. Anche il suo sapore e il suo profumo varia in base alla varietà.
Il ciclo colturale dell'aglio è abbastanza lungo e non ha bisogno di pratiche particolari. Il terreno deve essere molto leggero e drenante perché essendo l'aglio una bulbosa, teme i ristagni d'acqua. Si adatta facilmente anche a terreni sabbiosi, ma predilige quelli con una buona presenza di zolfo. Deve essere concimato con sostanze organiche ma non bisogna esagerare per evitare che l'apparato radicale marcisca. Si adatta a qualsiasi tipo di clima resistendo anche alle bassissime temperature. In base alle zone si può scegliere di trapiantare tra ottobre-novembre o gennaio-marzo, occorreranno circa 6 mesi per il raccolto.
L'aglio si riproduce per bulbilli o spicchi, in pratica la testa viene aperta e recuperati i suoi spicchi migliori, possono essere messi a dimora. Bisogna praticare dei fori profondi circa 7 cm distanti l'uno dall'altro 35 cm, inserire lo spicchio con l'apice rivolto verso l'alto e ricoprire con pochi centimetri di terriccio. Questo deve essere concimato precedentemente con sostanze organiche ma senza esagerare, per quanto riguarda invece l'irrigazione è necessaria solo quando le temperature sono molto alte e il terreno completamente asciutto. Tra marzo e maggio bisogna arieggiare il terreno e tenerlo pulito dalle erbe infestanti.
Questo tipo di coltivazione non necessita di cure particolari, bisogna fare attenzione a non concimare troppo il terreno per evitare che le eccessive sostanze organiche possano far marcire l'apparato radicale. Non ha bisogno d'irrigazioni a meno che le alte temperature non abbiano asciugato troppo il terreno. Tra ottobre e novembre, una volta scelti gli spicchi o bulbilli più grandi e ben formati si può passare alla semina in un terreno drenante e morbido.
Tra marzo e maggio arieggiare il terreno e ripulire tutta la zona circostante dalle erbe infestanti, prediligendo di effettuare queste operazioni a mano onde evitare di rovinare le piante.
Se le piante prefioriscono è opportuno esportare lo scapo fiorale per rinvigorire la pianta. Quando le foglie diventano troppo lunghe si può effettuare un nodo nella parte alta.
Il raccolto avviene tra giugno e luglio quando le foglie sono secche, manualmente si estirpano, si ripuliscono dalla terra e si mettono ad asciugare al sole.
Il clima e le temperature sono molto importanti per la coltivazione dell'aglio. Se sottoposto a gelate o grandinate questa pianta può essere colpita da malattie fungine che possono rovinare l'intero raccolto.
Se il terreno non è drenante e non viene arieggiato, la pianta può essere colpita dalla peronospora o dal marciume bianco, si presentano entrambe sotto forma di muffa bianca e ingialliscono le foglie. Possono essere debellate nebulizzando sulle piante un decotto di equiseto.
Gravi danni possono essere anche causati dalla mosca dell'aglio o suillia lurida, le sue larve deteriorano la tunica cibandosene. Per ovviare a questo problema si può preparare una soluzione da irrorare, composta da 1 spicchio d'aglio, 3 cipolle a fette, 3 peperoncini piccanti e 1 bicchiere d'acqua.
Esistono diverse varietà di aglio, e ognuna ha delle caratteristiche e delle note aromatiche diverse. Ha un sapore e un odore molto forte che in base alla specie può essere piccante, dolce, fruttato o addirittura floreale.
Possiede molte proprietà tra cui espettoranti, ipotensive, digestive, ipoglicemizzanti e visto l'alto contenuto di allicina ha un elevato effetto battericida. È ricco di vitamine ed è ottimo per la prevenzione di influenza. Oltretutto è utilizzato per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e trigliceridi.
Utilizzato in cucina come aromatizzante e come ingrediente insostituibile in molte ricette. Può essere conservato in un sacchetto di carta in luoghi bui e asciutti, essiccato oppure in frigorifero.