Il melo del sangue è una particolarissima cultivar, molto antica e caratterizzata da un frutto dalla polpa rossa.
Il gusto è saporito, fresco, la mela è fragrante e molto croccante.
Il melo del sangue è una varietà molto antica che ha origini antiche e lontane, in Cina e in Giappone.
Cresce bene in pianura ma anche nei territori montani, in un terreno nutrito, ricco e soffice, leggermente permeabile.
L'albero non teme le basse temperature, ha una tempra rustica e molto resistente anche alle ultime gelate invernali, antecedenti alla primavera: ama l'esposizione al sole e non soffre a sporadici episodi di siccità.
Il frutto, particolarmente piccolo e concentrato, trattiene tutte le proprietà benefiche: si trapianta verso gennaio.
Per quanto riguarda la piantumazione di questa varietà, si consiglia di partire direttamente dall'alberello: una cultivar così particolare potrebbe risultare difficile da trovare, ma sicuramente ci si può rivolgere a uno shop online specializzato in giardinaggio, anche in varietà esotiche e tropicali. La messa a dimora dei piccoli arbusti avviene nel mese di febbraio: la cosa migliore da fare prima di piantare è valutare con cura il terreno, l'esposizione soleggiata e la distanza minima di 2 m sulla fila di piante e di 7-8 m tra le file parallele del frutteto.
Per quanto riguarda la coltivazione del melo del sangue, dal nome così evocativo, non sono necessarie particolari cure e trattamenti.
Come prima cosa bisogna concimare il terreno con compost di letame maturo o stallatico di cavallo, unito a sali minerali e sostanze organiche nutritive.
Ad esempio, si può aggiungere un decotto di ortiche macerate, oppure dell'infuso di equiseto e di silicio che sono due miscele antinfiammatorie e antisettiche, dei veri e propri booster di benessere.
Prima di procedere a interrare gli alberelli in buca è bene dissodare, vangare e raschiare con cura il terreno, per scongiurare la presenza di eventuali ristagni: all'interno delle buche si possono mettere del fango e della poltiglia bordolese che facilitano l'attecchimento dell'arbusto.
La varietà di melo non necessita di irrigazioni abbondanti, ma frequenti: si consiglia di installare un sistema a goccia che può rivelarsi molto efficace.
Il melo del sangue è una varietà piuttosto rustica e resistente che non teme né parassiti né patologie fungine particolari.
Nel corso dei secoli si è rinforzato e, generazione dopo generazione, è arrivato ai nostri giorni con una corteccia dura e robusta.
Per prevenire eventuali malattie rare, è sempre consigliabile aggiungere al compost fertilizzante delle sostanze biologiche: sono molto utili gli infusi di equiseto, echinacea, ortica e polvere di zolfo, ma anche un semplicissimo decotto di bicarbonato di sodio.
La mela di questa varietà ha una polpa molto rossa e intensa, dal sapore dolce e zuccherino, aromatico e fragrante.
In cucina viene impiegata per realizzare ottime crostate, torte di mele, biscotti, confetture e dolci al forno.
Non solo, la mela del sangue si utilizza per alcune ricette tipiche della cucina orientale, come il manzo e il maiale in agrodolce, l'anatra con le mele e altri intingoli speciali.
Dopo il raccolto estivo, il frutto si può conservare in dispensa, in frigorifero, o sotto spirito.